bella Dan,

sto sentendo ‘il campione’ mentre bevo uno Yoga Tasky. Gusto ace.

Che dire, è un po' come cogliere una goccia d'acqua in fondo ad un cratere che vedevi vuoto. Mi sono sentito davvero distante dalle vostre, tue, deviazioni musicali di questi tempi. Un po’ per scelta, un po’ per inerzia; si cresce, si cambia, tutti un po' ci si adatta. Possono essere generalismi del cazzo, lo so.

Per me eravate unici, ed ero convinto sareste emersi rimanendo sempre novità di voi stessi. Sempre con le due dita alzate.


E' cambiato tanto invece, e molto altro non l'ho apprezzato. Ma questo pezzo l’ho colto come rivalsa, di non avere mai avuto torto almeno su una cosa: il talento non sparisce dietro ad un #enjoy e, come mi suggerivano i tempi di "dimmi cosa credi, dimmi per chi preghi / magari ti fai una vita stando attento agli sprechi", i testi possono esserci pur senza rimanere un passo indietro sulla sonorità. Eravate così, voi. 


E' roba tua adesso, roba che per 00:02:47:10 mi ha ridato il Dani sul quale puntavo, e ripunterei, tutto. 

Di questo ti ringrazio. 


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